03 Apr Calano fatturato e PIL
C’è poco da stare allegri
Calano fatturato e PIL ma aumentano i batteri nelle vasche dei tuoi macchinari. E c’è pure chi ne aggiunge!
Il falso mito del buono e cattivo non incanta più nessuno.
Eppure c’è chi continua a raccontarlo, sostenendo che i batteri “buoni” siano in grado di combattere quelli “cattivi”. In realtà, nel mondo dei microrganismi questo comportamento non si verifica mai. Non esistono batteri buoni o batteri cattivi che vivono nei fluidi da taglio: esistono solo i batteri, che si alimentano e proliferano nella vasca del refrigerante della tua macchina utensile ogni minuto della giornata. Che tu lo voglia oppure no.
La vera causa dei problemi degli operatori sono proprio i batteri: quei minuscoli esseri invisibili ad occhio nudo che banchettano più che volentieri dentro la vasca della tua macchina utensile. I microrganismi che vivono nelle emulsioni includono numerosissimi generi batterici. È un mondo inesplorabile ad occhio nudo, ma estremamente ricco di vita. Questo complesso biofilm viene comunemente bollato come “crostone”, oppure viene declassato indistintamente a “sostanza organica”. Si tratta, invece, di un universo pulsante di batteri che solo una dettagliata microscopia riesce a rilevare: sono microrganismi che percepiscono l’ambiente circostante e vi interagiscono.
Viene spontaneo chiedersi se batteri, virus, funghi e altre forme di vita unicellulare abbiano una propria consapevolezza, capacità di comprensione e addirittura un quoziente d’intelligenza. Questi microrganismi, infatti, interagiscono fra loro molto frequentemente ed hanno un sorprendente talento nel fronteggiare e disinnescare le potenziali minacce per la colonia di appartenenza. Miliardi di anni di evoluzione hanno trasformato i batteri in forme di vita non troppo diverse da robot programmati per rapportarsi in modo molto sofisticato con l’ambiente circostante. (Studio e ricerca microbiologica all’Università di Harvard, Life At The Edge of Sight – Scott Chimileski).
Il miglior modo per difendersi da questo mondo “invisibile” non è combattere i batteri, bensì saperli gestire.
Come? Con strumenti adeguati e più moderni, in grado di garantire una stabilità duratura. A questo punto risulta chiaro che non ha senso aggiungere dei batteri “buoni” a quelli già esistenti, sperando di eliminarli. Dopo pochissimo tempo, infatti, si è di nuovo alla situazione iniziale: l’emulsione, inevitabilmente, puzza!
È tempo di portare chiarezza e trasparenza nell’argomento dei fluidi da taglio per macchine utensili.
I fluidi per la lavorazione dei metalli sono formulazioni chimiche complesse, che nel processo di lavorazione svolgono molteplici funzioni. Per garantire un livello di prestazione elevato devono possedere anche un’eccellente stabilità chimica e biologica: il loro compito è proteggere le macchine utensili dalla corrosione e garantire un livello elevato di salute ambientale e sicurezza umana. È evidente che, per soddisfare queste aspettative, il fluido necessita di un adeguato grado di manutenzione. Il problema principale è causato dai batteri; la soluzione migliore è vincerli con intelligenza, applicando soluzioni pratiche e innovative, che non modifichino il tuo modo di lavorare ma che ti aiutino a migliorare, in modo meno costoso e più remunerativo possibile.
La scienza ha fatto passi da gigante e risolve questo problema con la Nanotecnologia. Sai bene che un μm (micron) è piccolissimo: ecco, un nm (nanometro) è 1.000 volte più piccolo di un micron (0,0001 μm).
Cosa c’entra la nanotecnologia? Semplice! Invece della microemulsione esiste la più performante nanoemulsione, con innumerevoli capacità antibatteriche e di conseguenza molto più stabile. Chiaramente, una tecnologia come questa ha il suo metodo applicativo; una volta assimilato, però, è possibile ottenere risultati che poco tempo fa erano impensabili, proprio come è accaduto con l’evoluzione delle ricoperture sugli utensili da taglio. La nanotecnologia rappresenta la massima evoluzione tecnologica del momento ed è entratnel mondo dell’asportazione del truciolo nella meccanica di precisione, impedendo ai batteri di intaccare il fluido di lavorazione.